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Angri, attimi di terrore in pieno centro: madre con figlia incinta e il cane attaccati da un randagio Provincia Provincia e Regione 

Angri, attimi di terrore in pieno centro: madre con figlia incinta e il cane attaccati da un randagio

Angri, attimi di terrore in pieno centro, madre, figlia incinta, e il loro cane, attaccati da un cane randagio di grossa taglia, la denuncia. Agostino Ingenito del Comitato Etica Salute e Vivibilità: “Randagi in strada e senza vigilanza degli enti, chiediamo immediati interventi e che siano assunte responsabilità”. Erano quasi all’uscita dal cancello secondario della villa comunale, che va in Piazza Doria, quando, circa le 22,30, un cane senza collare e probabilmente randagio, ha attaccato il cane domestico, tenuto al guinzaglio dalla padrona, azzannandolo a più riprese e poi proseguendo la sua feroce azione verso la donna, la 60enne G.I, che ha riportato ferite al braccio sinistro contusioni, e ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Nocera Inferiore. Per lei una prognosi di dieci giorni e la sutura con alcuni punti oltre che costretta ad antitetanica e ad una terapia anti panico. Tanta la paura che ha coinvolto anche la giovane figlia incinta, N.M. di 26 anni, costretta anch’essa a far fronte alle cure ospedaliere con un intervento ginecologico,in codice rosso, per verificare le condizioni di salute della giovane, al sesto mese di gravidanza. Danni fisici anche per il cane domestico, ferito in più parti. Sul posto erano presenti anche i carabinieri di Angri impegnati in un’attività di controllo ordinario. Tuttavia nessun’azione è stata compiuta per tutelare le altre persone presenti ed il cane di grossa taglia è rimasto libero senza alcun intervento. “Eravamo all’uscita della villa comunale per una passeggiata quando siamo state attaccate da questo cane di grossa taglia, senza guinzaglio, abbiamo ancora negli occhi il terrore per quanto ci è capitato- dichiarano le due donne – che ora chiedono ora interventi urgenti delle autorità, riservandosi di proseguire ad adire le vie legali. “Pronti a sostenere queste persone per tutelarle, per un caso che avrebbe potuto avere ulteriori e più gravi conseguenze – dichiara Agostino Ingenito – Le autorità comunali e sanitarie devono prendere provvedimenti immediati a tutela dei cittadini”. (foto archivio)

 

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